Ci sono e vanno rispettate!

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Maurizio Breda ed Enrico Tolusso, due dei soci fondatori delle Pompe Funebri Associate San Marco, all’interno della sede principale di Pordenone.­

«Noi continuiamo a percorrere la stessa strada intrapresa anni fa, investendo molto sui prodotti italiani, su una nostra struttura certificata, con auto e veicoli per iltrasporto di persone e materiali e su personale costantemente formato e aggiornato. Speriamo che le istituzioni, attraverso le diverse associazioni di categoria, arrivino presto a una nuova e necessaria moderna regolamentazione nazionale del comparto e che riconosca alle aziende più qualificate che lavorano nel rispetto delle regole la giusta parte, proteggendole dai danni che provoca la concorrenza sleale a tutto il settore funebre.
Le regole scritte esistono già e noi ci siamo sempre impegnati a rispettarle, ma abbiamo notato che purtroppo non tutti lo fanno. Sarebbe auspicabile quindi che i controlli da parte degli organi competenti fossero più capillari e incisivi, andando a colpire duramente quelle situazioni di illegalità che danneggiano gravemente quelli come noi che lavorano nel pieno rispetto delle regole», affermano Maurizio Breda ed Enrico Tolusso, con Marco Gasparini, Mauro Ioza Silvestrin, Marilisa Basset e Donatella Marzona, soci fondatori delle Pompe Funebri Associate San Marco di Pordenone, impresa nata nel 2000 dalla fusione di divers
e imprese locali.
«Per i cofani, ma anche per imbottiture, zinchi, urne e altro materiale necessario per la nostra attività, utilizziamo esclusivamente prodotti realizzati da aziende che ne garantiscano la qualità e la certificazione della loro buona fattura. Diffidiamo quindi di chi ci propone grandi affari con marchi scono­sciuti, non riconducibili a nessun produttore italiano e soprat­tutto prodotti non testati.
È capitato spesso che ci venisse presentato un prodotto dalla provenienza dubbia e chiedendo certificazioni e garanzie non abbiamo ottenuto una risposta certa che ci facesse pensare a un buon affare fino in fondo. Esistono purtroppo in commercio cofani importati da non si sa esattamente dove, quindi senza alcuna garanzia per noi impresari e soprattutto senza alcuna garanzia da poter offrire alle famiglie.
Affidarsi a produttori sconosciuti significa magari risparmiare al momento, ma andare incontro a diversi problemi anche nel corso della cerimonia funebre, con cofani, per esempio, senza un regolare timbro del produttore o senza quello di provenienza, in alcuni casi realizzati anche con materiali scadenti e non conformi ai regolamenti in vigore. Per quanto riguarda i cofani, noi ci affidiamo oramai da anni a due note aziende italiane, con le quali abbiamo un contatto diretto e continuativo. E anche in quei casi di servizi funebri difficili o particolari abbiamo sempre trovato le soluzioni giuste con la serenità che ci può offrire chi opera con serietà e successo da anni nel settore, le risposte e le garanzie che cercavamo».