Hai tu l’asso nella manica!

La cronaca ci racconta continuamente dei tentativi di truffa che spesso vedono coinvolti aziende e imprenditori, convinti di risparmiare e di aver fatto un vero affare e che invece si ritrovano con un danno economico. E questo capita in tutti i settori, incluso quello funerario. Il risparmio, specialmente quando si tratta di grandi cifre, deve metterci in allerta, dobbiamo valutare attentamente ciò che ci viene proposto e cercare di capire perché ci è stata offerta una cifra così bassa per articoli di valore. In molti casi, infatti, c’è realmente qualcosa di strano nell’affare e il nostro può rivelarsi un incauto acquisto. Non a caso esiste anche un articolo del Codice pensale, art. 72, interamente dedicato all’argomento dell’incauto acquisto: “Chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda non inferiore a dieci euro. Alla stessa pena soggiace chi si adopera per fare acquistare o ricevere a qualsiasi titolo alcuna delle cose suindicate, senza averne prima accertata la legittima provenienza”.

Massima attenzione quindi agli affari che ci vengono proposti, soprattutto quando non si conosce nulla del produttore, non si è in grado di verificare i metodi di produzione o di accertarsi che vengano rispettate tutte le normative. Quello che in un primo momento può sembrare un grande risparmio, si può infatti rivelare un vero danno per un’impresa, non solo in termini economici ma anche di immagine. Non sono mancate sulle pagine di Tecnica le testimonianze sia di impresari che hanno fortemente rischiato acquistando cofani da sconosciuti sia di impresari che confermano quanto sai importante scegliere un fornitore e un produttore di fiducia per dare alle famiglie un servizio eccellente, di qualità e puntuale. Tornando ai fatti di cronaca, abbiamo recentemente letto sulle pagine del giornale anche il caso di una truffa ai danni di un’impresa di onoranze funebri alla quale è stata offerta una quantità di cofani a un prezzo davvero basso e vantaggioso. Dopo la fornitura di una piccola parte della merce e la richiesta del versamento di circa un terzo della cifra totale, i restanti cofani non sono stati mai consegnati. Una brutta avventura che in questo caso si è almeno conclusa con una condanna che, fortunatamente per l’impresario, comprende anche il pagamento del rimborso.