Sceglieresti la tua impresa?

Nell’attività funebre, dove esiste di fatto una grande concorrenza, l’esigenza di differenziarsi diventa necessaria per avere sempre più famiglie soddisfatte.
Non sto parlando di strategie di marketing, ma di caratterizzare con una forte identità l’impresa per fare in modo che scelgano proprio voi, in un momento solitamente così difficile per il dolente, perché eseguite quel compito esattamente come la famiglia desidera, dettaglio assolutamente non trascurabile. Non si tratta di eseguire per filo e per segno ciò che si trova sul preventivo, ma di come viene eseguito.
Chi si rivolge a voi vuole vedere soddisfatte le proprie attese. E sono le stesse persone che vi hanno magari visto operare in altre occasioni e servizi funebri. Gran parte del vostro lavoro e della vostra responsabilità risiede, infatti, nel riuscire a lasciare ai partecipanti un’immagine della cerimonia personalizzata sulla base della vita e della famiglia del defunto.
Parola chiave di oggi è distinguersi, ossia connotarsi in maniera marcata e stretta sul mercato e sul territorio per facilitare alla famiglia la scelta della tua impresa. Tu ti sceglieresti? E per quali motivi? Se hai saputo rispondere senza doverci pensare troppo voglio aggiungere un’altra domanda: credi che riescano a essere percepiti i motivi per i quali ti sceglieresti?
Il coaching permette alle imprese di “elevarsi” sul mercato in maniera completamente innovativa, potenzia quello che già viene abitualmente fatto senza fornire soluzioni standard. Sono abituato a lavorare su obiettivi altamente personalizzati, perché il coaching lavora sulle persone. E le imprese sono fatte di persone.
Accanto alla qualità dei materiali, dei fornitori e dei partner troviamo la qualità del lavoro che puoi mettere in atto tu stesso. Puoi raggiungere una coerenza che ti differenzia in maniera netta e precisa nei confronti delle famiglie.
Ma cos’è la qualità? Di fatto è quanto si aspetta il tuo cliente rispetto a quanto paga. Ciò che ti distingue è saper fare qualcosa in più che va al di là della qualità.
Oltre all’immagine e alla cura dei materiali, conta molto anche il modo in cui ti poni nei confronti di chi ti richiede un servizio. E nel modo in cui ti poni, un altro aspetto “essenziale” riguarda sicuramente la linguistica.
Quanto valore (non valore economico, quello arriva sempre dopo) puoi creare utilizzando le parole adatte, anche solo per alleviare il dolore di chi hai davanti? Magari lo fai già. Oppure hai la tendenza a standardizzare anche i colloqui con il cliente. Pensa a quanto una sola parola che usi può in realtà allontanare! Se sai quali parole usare, tutto diventa più facile. Far bene il tuo lavoro vuol dire lasciare un’immagine della cerimonia organizzata per il defunto. Voglio farti fare un passaggio mentale diverso: lavorare in maniera sempre più efficace e più distintiva porterà sicuramente anche a un aumento del fatturato. Parlando e lavorando con alcuni impresari ho percepito una scarsa possibilità di distinguersi per alcuni titolari, convinti che il loro lavoro sia a volte meccanico, un semplice processo. Ma smontando tutte le parti del processo ti renderai conto dell’infinità di cose che puoi migliorare e che puoi fare sicuramente meglio. La qualità non si può improvvisare e nemmeno tu e il tuo settore potete permettervi improvvisazioni.