Metalli che brillano più dell’oro

Quello delle materie prime è un settore che ha registrato in questi ultimi anni un notevole cambiamento e che attualmente si traduce in un aumento dei costi, sia per quanto riguarda petrolio o gas, ma anche metalli e legno. E quando si parla dell’andamento delle materie prime, si sa, si deve soprattutto far riferimento alle conseguenze che le oscillazioni possono avere sull’intero mondo produttivo che le utilizza. Perché per continuare a produrre garantendo elevati standard qualitativi e di efficienza non si può fare a meno delle materie prime che da sempre sono alla base della produzione di ogni singola azienda. Anche il settore della funeraria ha quindi avuto modo di osservare che questi andamenti del mercato delle materie prime portano periodicamente a un aumento dei prezzi. Come confermato anche da articoli pubblicati su riviste specializzate in economia e mercati, nel 2016 quasi tutti i metalli non ferrosi hanno registrato un aumento superiore al 20%. Nello specifico, lo zinco, il nickel, l’alluminio e lo stagno hanno registrato incrementi che si confermano ai massimi pluriennali del London Metal Exchange, la borsa dei metalli non ferrosi più importante del mondo. Lo zinco, in particolare, dal 12 gennaio 2016, che quotava 1.450 $/ton, al 26 gennaio 2017, con 2.815 $/ton, ha registrato un incremento di prezzo record fino al 94% annuo e la sua quotazione, secondo le previsioni degli analisti, nel breve termine manterrà questo trend positivo.