L’eternità e la redenzione
La corona, con la sua forma circolare, esprime il concetto di gloria, ciclicità, morte e rinascita. È il simbolo dell’amore eterno e, non per niente, la fede nuziale ha forma circolare. La croce, invece, nella religione cristiana è il simbolo del sacrificio e della redenzione. Volendo unire questi due simboli si può realizzare una composizione floreale fortemente significativa da deporre sul tumulo del defunto prima che venga realizzato il giardinetto provvisorio o anche sulla lastra tombale, per esprimere l’unione di questi due concetti così fondamentali nella religione cristiana. Scopriamo, passo dopo passo, come realizzarla.
Materiale:
– 1 corona di spugna idro
– rami- Hedera helix
– Asparagus umbellatus
– 1 Cymbidium
– 3 rose
– 7 Dianthus (garofano)
– 1 Lilium orientalis
1 – Realizziamo con dei rami, uniti con colla a caldo al silicone, una croce stilizzata alla quale fisseremo sopra con filo di ferro a spoletta (vedi ingrandimento) una coroncina di spugna idro debitamente imbevuta d’acqua, spostata leggermente a destra rispetto all’asse della croce.
2 – Inseriamo nella spugna dei rami di Hedera helix che si svilupperanno morbidamente e sinuosamente intorno ai quattro bracci della croce e con altra Hedera helix copriamo la base della spugna.
3 – Inseriamo lungo il braccio di sinistra un ramo di Cymbidium e lungo i due bracci verticali tre Dianthus orientati verso l’alto e tre orientati verso il basso, mentre uno sarà inserito corto sulla parte bassa interna a destra nella corona.
4 – Partendo dalla parte sinistra della corona inseriamo tre boccioli di rosa: uno orientato lungo il braccio di destra e due orientati in basso, di diversa lunghezza.
5 – La cosiddetta zona focale della composizione, spostata verso il centro a sinistra, sarà realizzata con boccioli di Lilium orientalis: più aperti quelli al centro e più chiusi quelli periferici. Infine si riempiranno con rametti di Asparagus umbellatus le zone di spugna ancora a vista.
I FIORI PER IL MESE DI MARZO
Il Flower Council of Holland, indicando le tendenze floreali per i fiori recisi nell’anno 2018, ha decretato come fiori per il mese di marzo l’Anemone e il Ranunculus (ranuncolo).
ANEMONE
Appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae. L’Anemone coronaria è la più importante varietà coltivata per reciso. I colori più importanti sono rosso, viola, bianco e rosa. Il nome deriva dalla parola greca anemos che significa vento. Il seme è soffice e trasportato dal vento.
Utilizzo
È un fiore con il gambo molto grosso e cavo, scarsamente consistente e molto delicato. I fiori con il gambo cavo fanno notoriamente fatica a bere nella spugna. Per tutte queste ragioni è inadatto a essere usato in composizioni nella spugna. Il suo migliore utilizzo è nei mazzi legati, ma occorre fare attenzione nella fase di legatura con la raffia sintetica perché lo stelo si incide facilmente. Il gambo va sempre tagliato orizzontalmente.
Conservazione
Per conservare al meglio questi fiori toglieteli dall’involucro e recidete la parte finale dello stelo. Mettete gli steli in acqua con l’apposito nutrimento per bulbose recise. Sono fiori da conservare in posizione verticale, altrimenti gli steli si incurvano, e a basse temperature (preferibilmente 2°C) per rallentarne la crescita. Collocarli in un luogo luminoso aiuta ad avere un bel colore.
Simbologia
L’Anemone simboleggia aspettative, sottomissione, considerazione, speranza, determinazione e affezione. È anche il simbolo della desolazione, perché probabilmente per molti secoli l’anemone di mare simboleggiava l’anima dei pescatori annegati.
RANUNCULUS
È parte della famiglia delle Ranunculaceae e l’unica varietà commercializzata nel reciso è il Ranunculus asiaticus. Viene prodotto nei seguenti colori: bianco, giallo, arancio rosa, rosso, salmone, viola. Il nome Ranunculus è il diminutivo della parola latina rana, in riferimento alle zone acquitrinose dove ha origine il fiore.
Utilizzo
Anche il Ranunculus ha il gambo molto grosso, delicatissimo e cavo, con andamento curvilineo in diverse direzioni e che va tagliato orizzontalmente. È assolutamente inadatto all’utilizzo nella spugna perché il gambo si lacera facilmente e inoltre farebbe fatica a bere producendo un rapido appassimento del fiore. Usatelo quindi per realizzare mazzi legati, con l’accortezza di non incidere i gambi con la raffia sintetica durante la legatura.
Conservazione
Per evitare eccessi di umidità togliete i fiori dal loro imballaggio. Le foglie sono molto delicate e potrebbero facilmente danneggiarsi. Se il fiore rimane imballato a lungo aumenta molto il rischio di botrite. Togliete dal mazzo eventuali fiori infetti. Recidete la parte finale dello stelo. Non lasciate mai i fiori a secco perché sono delicatissimi, ma di lunga durata se ben trattati. Per mantenere l’acqua più pulita possibile usate del nutrimento per fiori recisi, il quale contrasterà anche l’ingiallimento delle foglie. Controllate regolarmente il livello dell’acqua perché il fiore ne ha bisogno molta. È fondamentale usare acqua pulita perché si possono verificare dei blocchi vascolari in seguito a infezioni batteriche. Tenere un alto tasso di umidità.
Non esponete mai i fiori a correnti d’aria perché si disidraterebbero. La temperatura ideale per la conservazione è fra i 6 e gli 8°C. Se il fiore è conservato a temperature più alte lo sviluppo sarà molto più veloce.