Prezzi a confronto in rete, i dubbi di Feniof

Fabrizio Campobassi, consigliere nazionale Feniof e presidente Feniof Abruzzo.

Dopo le prime segnalazioni, avvenute nel mese di agosto, della pubblicazione sul web di nomi, indirizzi e prezzi dei servizi delle imprese di onoranze funebri, Feniof Abruzzo ha presentato una denuncia per supposta truffa e frode in commercio e contestuale intermediazione tra i familiari dei defunti e le imprese di onoranze funebri. Fabrizio Campobassi, consigliere nazionale Feniof e presidente Feniof Abruzzo, ci ha spiegato cosa sta accadendo.

Cosa ha spinto Feniof Abruzzo a presentare un denuncia per supposta frode?
Sapevamo dell’esistenza in rete di siti di comparazione dei funerali che presentano nomi e indirizzi delle imprese di onoranze funebri italiane. Ma abbiamo deciso di muoverci con una denuncia presso la polizia postale di Pescara solo dopo aver ricevuto la segnalazione da parte di diversi nostri associati che hanno scoperto di essere presenti su uno di questi siti di comparazione con il proprio nome e perfino con un prezzo stimato per lo svolgimento di un servizio funebre. Non solo le imprese non sono state direttamente contattate e non hanno quindi concesso l’autorizzazione alla pubblicazione di queste informazioni, ma sono stati pubblicati prezzi totalmente inventati e poco attendibili, dichiarando semplicemente che si tratta di servizi a partire da una certa cifra.

Nello specifico, cos’è successo dopo il 9 agosto?
Siamo ancora in attesa di uno sviluppo e di una risposta da parte delle istituzioni in merito alla denuncia che lo scorso 9 agosto, dopo essermi coordinato telefonicamente con il segretario nazionale Feniof Alessandro Bosi, ho presentato a Pescara presso il Compartimento della Polizia Postale dell’Abruzzo. Si tratta di una denuncia per supposta truffa e frode in commercio e contestuale intermediazione tra i familiari dei defunti e le imprese di onoranze funebri. Pur muovendoci autonomamente in quanto espressione territoriale di Feniof, siamo in stretto contatto con la sede nazionale, che resta il nostro punto di riferimento e che vede periodicamente tutte le federazioni nazionali riunite per discutere delle varie situazioni. Nello specifico, per quanto riguarda il sito di comparazione dei funerali, continuiamo a confrontarci con la federazione per capire come procedere e soprattutto monitorare l’andamento di tutti i siti e in particolare di quello oggetto della nostra denuncia che oggi, 28 dicembre, è ancora attivo.

Quali sono le vostre raccomandazioni alle imprese di onoranze funebri?
Sono oltre 50 le segnalazioni ricevute dalle imprese abruzzesi, un numero in crescita e che comprende sia imprese associate Feniof sia imprese non associate. Tutte con le stesse domande e preoccupazioni: come è potuto accadere e cosa bisogna fare? Per ora la cosa più importante è fare in modo che non continui a crescere la visibilità di questo sito sul web e sui motori di ricerca. Per questo motivo invitiamo tutte le imprese di onoranze funebri non solo a non iscriversi a siti che offrono questo tipo di servizio, ma consigliamo di evitare qualsiasi visita per verificare la presenza della propria impresa di onoranze funebri. Altre sedi regionali Feniof hanno chiesto di aggiungersi alla nostra denuncia in quanto contattate per lo stesso problema e per gli stessi dubbi e domande dalle imprese operanti sul territorio. Ci auguriamo altre iniziative legali simili che rafforzerebbero ulteriormente il controllo dei siti di comparazione di funerali.

In generale, senza considerare la mancanza di autorizzazione da parte delle imprese, cosa pensate di questi siti?
La comparazione dei prezzi dei funerali non è a mio avviso uno strumento utile e positivo per la crescita del mercato. Come in altri settori, il prezzo non è tutto e vanno sempre prese in considerazione le capacità delle imprese che offrono un servizio. Fornire il prezzo medio di un servizio funebre, che in questo specifico caso risulta anche non reale, può inoltre creare grandi problemi con i clienti se non accompagnato da una spiegazione relativa alla tipologia del servizio offerto. Gli unici prezzi che possono essere confermati e non subiscono modifiche sono quelli relativi ai funerali a prezzi calmierati dove, in accordo con associazioni e istituzioni, i prezzi vengono imposti, non si ha la possibilità di scegliere e i prodotti, così come il servizio, non subiscono modifiche. Il lavoro dell’impresario è molto delicato e implica soprattutto la capacità di stare vicino alle famiglie, capire cosa desiderano e organizzare un servizio in base alle informazioni ottenute. E l’impresario sa che è quasi impossibile fornire un prezzo esatto senza ricevere precise informazioni e parlare con il cliente perché, in base al defunto, alle diverse esigenze, ai gusti differenti, alle famiglie, alla cerimonia e alle problematiche (come, per esempio, un trasporto) che si possono incontrare, i prodotti e i servizi cambiano e ognuna delle scelte comporta una differenza di prezzo.