Un’esperienza da non ripetere

Riportiamo l’esperienza negativa di un impresario che desidera restare anonimo ma ritiene importante raccontare ai colleghi ciò che ha vissuto tempo fa e che avrebbe potuto compromettere anni di lavoro e l’immagine della propria impresa.

«Opero nel settore delle onoranze funebri da quando ero ragazzo e conosco diversi fabbricanti del nostro settore, a cui mi affido da sempre. Credevo anche di saper riconoscere la qualità e un buon affare, ma a quanto pare non è poi così semplice come sembra. Tempo fa si sono presentati presso la sede della mia impresa due venditori che, dopo avermi descritto i prodotti che commercializzavano, me li hanno anche fatti vedere. Ma non da catalogo. Erano infatti già sul furgone e pronti per essere venduti immediatamente. Io ho guardato con molta attenzione i cofani, che oltre a essere belli non presentavano segni o particolari irregolarità. Il prezzo, inoltre, era molto vantaggioso. Quindi, anche se con qualche dubbio, li ho acquistati. Era tutto in regola e mi sentivo tranquillo, come per gli altri acquisti conclusi con gli altri soliti fornitori.

Quando è arrivato il momento di utilizzare uno di questi cofani per un servizio ho capito però cosa significa avere a che fare con produttori seri e prodotti solidi e sicuri. Tutto inizialmente procede bene, come in un normale servizio. Ma quando io e i miei tre dipendenti solleviamo la cassa per metterla all’interno del loculo sento improvvisamente le dita della mia mano sprofondare all’interno della cassa a causa del cedimento di un listello di legno nell’angolo del fondo. Probabilmente un tassello inserito in un secondo momento, forse a pressione o senza essere incollato, si è mosso dall’angolo e il fondo, anche a causa del peso della salma e dei vari spostamenti, alla fine ha ceduto sotto lo sforzo delle mie dita. Ma non dovrebbe mai succedere una cosa simile. La solidità e la robustezza sono fondamentali per questi prodotti e io non avrei mai pensato di dover controllare anche il fondo. E cosa potevo fare in quel momento davanti alla famiglia e ai partecipanti alla cerimonia? Nulla, purtroppo! Ho portato a termine il servizio, fortunatamente senza complicazioni.

Ma non è finita qui. Oltre al cofano in legno, anche quello in zinco di cui era fornita la cassa era sicuramente di pessima qualità, non come i soliti a cui sono ormai abituato da anni. Non tranquillo, sono poi andato a fare un controllo al cimitero e ho notato delle perdite di liquido che ho prontamente arrestato con del cemento e ho continuato a controllare periodicamente. Una cosa è certa, non mi capiterà mai più! Ho dato fiducia alle persone sbagliate, basandomi solo sull’aspetto esteriore e sulla mia esperienza, che non poteva essere così approfondita per quanto riguarda i materiali, la qualità e la sicurezza. Sono stato attratto dall’affare, che invece di essere vantaggioso avrebbe potuto rovinare l’immagine e la professionalità della mia impresa e il rispetto della comunità che mi sono guadagnato in anni di duro lavoro».